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Roberto Cappucci

L’Enfant Prodige della Moda Italiana

Roberto Capucci ha appena festeggiato il suo novantesimo compleanno. Studiò all’Accademia di Belle Arti storia dell’arte, tecniche pittoriche, disegno, anatomia, e grafica e questo imprinting creativo è durato ininterrottamente dall’inizio della sua carriera iniziata dai suoi 20 anni.

Nell’ultimo trentennio ha creato opere e non solo abiti che hanno rotto la tradizione sartoriale e si possono considerare sculture e come artista fu invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1995. Si è ispirato sia al mondo vegetale e ai suoi elementi acqua, terra, aria e fuoco che ai colori del Beato Angelico, a dettagli sartoriali di Vittore Carpaccio, Tiziano e Tintoretto, a fianchi allargati come le donne di Diego Velázquez.

Queste stupefacenti creazioni furono esposte nel marzo 2009 al Palazzo Fortuny di Venezia e l’ambientazione non poteva essere più perfetta.

 

GIORGIO DE CHIRICO

Palazzo Reale Milano fino al 19 gennaio 2020

Giuseppe Maria Alberto Giorgio de Chirico nacque in Grecia nel 1888 da nobili genitori di origine italiana, visse e studiò ad Atene e successivamente da maestri privati imparò varie lingue e anche il linguaggio musicale.

A Monaco di Baviera e a Firenze De Chirico frequentò le rispettive Accademie di Belle Arti e poi diventò cittadino del mondo, anche oltreoceano; a 22 anni dipinse la sua prima Piazza, la cui ispirazione gli venne da Piazza Santa Croce a Firenze, chiamandola “L’Enigma di un pomeriggio” e dando così vita alla corrente Metafisica.

Le sue origini e il suo ampio bagaglio culturale determinarono la vena straordinaria e fantastica di una produzione artistica, durata ininterrottamente per ben ottantacinque anni.

A distanza di mezzo secolo dalla personale al Palazzo Reale di Milano, le sue sale si sono spalancate per una nuova prestigiosa e completa mostra, una retrospettiva straordinaria curata da Luca Massimo Barbero, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e Barcor17.

La provenienza di questo incredibile patrimonio di opere di uno dei Maestri più significativi del Novecento si deve alla Tate Modern di Londra, al Metropolitan Museum di New York, al Centre Pompidou e al Musée d’Art di Parigi, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma, alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, al The Menil Collection di Huston, al MAC USP di San Paolo in Brasile e alle Istituzioni milanesi, quali La Casa Museo Boschi Di Stefano, alla Pinacoteca di Brera, al Museo del Novecento e a Villa Necchi Campiglio.

La mostra è suddivisa in otto sale, dove le tele sono riunite per argomenti: autoritratti, piazze d’Italia, gladiatori, manichini, nudi, muse, argonauti, archeologi, cavalli. C’è anche il progetto dei Bagni misteriosi, uno dei suoi ultimi lavori, che si possono ammirare da poco restaurati nel Parco Sempione.

Nei capolavori di Giorgio De Chirico la realtà rappresenta un momento di vita, ma l’“antichità” vi è presente come un sogno e insieme un segno pregnante e simbolico.

www.dechiricomilano.it

Testo e foto Giovanna Dal Magro

ORTICOLARIO 2019

FANTASMAGORIA

L’undicesima edizione di Orticolario, questa speciale e unica manifestazione, che nel 2019 porta il titolo “Fantasmagoria”, è stata dedicata al “Viaggio”, alle bacche e ai piccoli frutti, e accolta nel parco di Villa Erba a Cernobbio, che si affaccia sul Lago di Como e fu una delle residenze di Luchino Visconti.

Le piante hanno fatto il giro del mondo, portate nei secoli precedenti da botanici eccellenti, da navi mercantili o da uccelli globe-trotter. Il viaggio è intorno alla natura e a tutte le sue sfaccettature, dal giardinaggio al paesaggio, all’arte e al design, e sollecita così sia la sensibilità che la creatività. Il premio “Per un giardinaggio evoluto” 2019 è stato conferito dal presidente Moritz Mantero all’architetto paesaggista svizzero Paolo Burgi, tra i più apprezzati a livello internazionale.
Molte installazioni sono state create con i tessuti di Mantero Seta, le Rose a 12 petali di Damasco, create dagli allievi di Brera, la barca in darsena, le paratie nell’atrio della villa con stampate le immagini dei grandi cetacei e con il suggestivo suono delle loro voci.
Nel Padiglione Centrale campeggia l’installazione “L’isola del tesoro”, firmata dal paesaggista Vittorio Peretto, mentre Leonardo Magatti, che l’anno scorso vinse “La Foglia d’oro del Lago di Como” con “La Topitta”, per questa edizione ha creato per ASF Autolinee il Bus Garden, coltivando per due anni fiori e piante direttamente su un bus dismesso, con un effetto strepitoso.
I vivaisti nazionali e internazionali selezionati hanno portato piante rare e da collezione, mentre l’artigianato artistico è riuscito come sempre a stupire e a interessare per le insolite nuove proposte.
Quest’anno le installazioni d’arte sono state cinque, e particolari le aree espositive relative al design, come il progetto “DehOr. Design your horizon”.
Molti i laboratori didattico-creativi per bambini , la cui presenza è stata numerosa fin dal primo giorno: questo li stimolerà sicuramente nella loro vita futura.

La Regione Lombardia ha patrocinato e riconosciuto Orticolario come manifestazione di carattere nazionale. Moritz Mantero ha dichiarato: “L’undicesima edizione è il giro di boa verso il secondo decennio della fondazione. Una vera sfida per un evento come il nostro, dal doppio valore culturale e sociale. Siamo pronti a iniziare un altro viaggio, a meravigliare e a essere ispirazione, sempre nel segno della bellezza della natura, nostra prima musa ispiratrice”.

Testo e foto Giovanna Dal Magro

BEING HUMAN mostra di WILLIAM WEGMAN

Museo d’arte della Svizzera italiana,
Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura

Il curatore di questa mostra, William A. Ewing , si domanda: “Si tratta davvero di cani, questi soggetti siamo noi; noi siamo loro: la casalinga, l’astronauta, l’avvocato, il prete, il contadino, persino un dog-sitter! Alcuni posano con sicurezza e orgoglio, altri manifestano incertezza o vulnerabilità: si tratta in fondo di esseri umani”.

Ewing e l’artista William Wegman hanno scelto 100 immagini , sparpagliandone 2000 sul pavimento, in modo che fossero visibili tutti i vari momenti e periodi di rappresentazione dei cani da parte dell’autore, dalla metamorfosi del cane in uomo, al cubismo espresso con una razionale e perfetta armonia , dal gioco alla sezione Nudes , e, soprattutto, alla complice obbedienza dei Weimaraner, dal primo negli anni ’70 agli ultimi due ritratti, visibili anche nei manifesti, di Flo e Topper, rispettivamente 5 e 6 anni.

Wegman è un maestro dell’arte contemporanea americana, che si destreggia con uguale bravura tra pittura, disegno fotografia e film. Molte foto sono Polaroid di grande formato con straordinario effetto cromatico, e a chi gli chiede perché abbia scelto questa razza di cani, l’artista risponde “per il colore grigio, che noi fotografi abbiamo sempre usato come base per la sua neutralità”.

I cani protagonisti delle Polaroid si chiamavano Man Ray, Fay Ray, Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky e poi seguirono molti dei loro cuccioli. Oltre alle Polaroid di grande formato molte immagini sono stampe ai pigmenti. Questa mostra sarà itinerante in tutto il mondo, e al MASI Lugano sede LAC rimarrà esposta fino al 6 gennaio 2020.

Info a info@masilugano.ch

Tel. + 41 588664240

Testo e foto Giovanna Dal Magro

MASTERLY

The Dutch in Milano

Lo storico Palazzo Turati ultimato nel 1876 e ispirato a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, con ricchi interni affrescati da Mosè Bianchi e altri artisti, armonizza perfettamente con l’evento Masterly The Durch a Milano dedicato ai design e all’alto artigianato olandese che ritorna da quattro anni in questa sede per i giorni del Fuorisalone. LAmbasciata del Regno dei Paesi Bassi e del Consolato Generale di Milano, fin dalla prima edizione di quattro anni fa, sostengono questa manifestazione che presenta un design con un’angolazione molto ampia che pur tenendo conto della tradizione porta un’innovazione attenta alle sfide ambientali, sociali e tecnologiche.

Quest’anno il tema che caratterizza l’evento è il 350° anniversario della morte di Rembrandt van Rijn, anniversario che in Olanda per tutto l’anno in corso coinvolgerà tutte le più prestigiose istituzioni culturali del Paese. Molti partecipanti si sono anche ispirati al secolo d’oro olandese che determinò grandi ricchezze e sviluppo all’Olanda.

Nel cortile del Palazzo Turati 15.000 tulipani donati da Uniquole, alle pareti arazzi della Moooi Carpets con i ritratti di Rembrandt, nelle sale una parete con elementi in feltro blu fono e termo assorbenti di Marjan Veltkamp, Sugar & Spice con spaziali arredamenti riferiti alla Golden Age, una scultura in materiale non convenzionale di Sebiha Demir, al piano superiore Arnout Visser con le sue lampade Sogni d’Oro in vetro dorato e soffiate nella Repubblica Ceca, due cerchi con bolle rosse per un insolita poltroncina di Thed Konings, lampadari con uccelli in vetro di Bibi Smit, Beddinghouse con carta da parati con disegni tratti da quadri di Van Ghogh. Tutti i prodotti nella settimana del Salone saranno acquistabili in Corso Como, 10.

www.masterly.nu/press

www.holland.com

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Artistar Jewels

Gioielli d’artista in mostra

Palazzo Bovara di Milano è un edificio neoclassico costruito nella seconda metà del XVIII secolo su progetto di Felice Soave. È stato sede dell’Ambasciata francese nel periodo napoleonico e residenza di Stendhal durante il suo soggiorno milanese.

Nelle magnifiche sale ha ospitato una mostra altrettanto magnifica, la sesta edizione di Artistar Jewels. Da vedere 500 gioielli contemporanei creati da 140 designer provenienti da tutto il mondo e da tre protagonisti del mondo dell’arte, Turi Simeti, Ute Decker e Christophe Burger.

Pezzi spettacolari, fantasiosi, ironici, a volte impossibili da indossare, di cui molti traggono ispirazione dal mondo animale, folle e fantastico come i gioielli stessi.

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Surrealismo Svizzera

Museo d’arte della Svizzera italiana,
Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura

Visitare questa mostra è come essere catapultati in una dimensione di spazio senza tempo, senza riferimenti, carico di sogni, di incubi, di colori, di mostri, di desideri, di poesia, di sensualità e di pensieri violenti. Queste molteplici sensazioni non scompaiono quando ci si allontana dalle opere, ma restano radicate nella mente.

Il titolo è Surrealismo Svizzera, ma non si troveranno opere di Salvador Dalì, né di René Magritte, Ernst Ludwig Kirchner, Yves Tanguy ma di Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Meret Oppenheim, Max von Moos, Jean Viollier, Karl Ballmer, Werner Schaad, Sonja Sekula e di molti altri che hanno sviluppato in Svizzera il loro pensiero surrealista. Questo movimento autonomo del surrealismo, nato a Parigi negli anni Venti con André Breton, si situa tra le due guerre mondiali e dà libero sfogo all’interiorità e all’inconscio degli artisti.

Il MASI, Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano presenta questa grande retrospettiva in collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus. Nella produzione artistica elvetica compaiono anche contributi di Hans Arp e Paul Klee.

Il coordinamento del MASI è a cura del direttore Tobia Bezzola e di Francesca Benini collaboratrice scientifica. La mostra si chiude il 16 giugno 2019.

Info@masilugano.ch

Testo e foto Giovanna Dal Magro

FRANCIA 2019

ART DE VIVRE CULTURA E INNOVAZIONE

Mediatour Atout France 2019 ha illustrato l’offerta turistica straordinaria degli oltre 30 partecipanti al primo evento di quest’anno, tenutosi a Milano. Ci saranno tante celebrazioni da ricordare, quali i 500 anni dalla morte di Leonardo da Vinci al Castello di Amboise, poi sempre i 500 anni, ma dalla nascita di Caterina de’ Medici, e 250 anni dalla nascita di Napoleone Bonaparte ad Ajaccio. In Normandia, invece, si celebrerà il 75° anniversario del D-Day, lo sbarco degli alleati e, per arrivare ai giorni nostri, in Costa Azzurra, la festa riguarderà gli 85 anni della divina Brigitte Bardot. A lei è stato chiesto dalle autorità di Saint-Tropez cosa volesse come regalo. La risposta, secondo la filosofia dell’attrice, è stata che i 600 ristoranti della città preparassero menù vegetariani e vegani. Dal 30 marzo al 24 aprile si terrà la seconda edizione del Festival dei Giardini della Costa Azzurra, che avrà come madrina la nipote di Pablo Picasso, mentre a Cannes il mitico Hôtel Majestic Barriere sta ultimando altre elegantissime suite; continuano con grande interesse i corsi, particolarmente stimolanti, per i bambini che vanno da lezioni di regia a recitazione, disegno e scenografia. Nantes ogni anno arricchisce il percorso Estuario, disseminato di opere ed installazioni d’arte, che trasformano la Loira, facendone scoprire anche gli angoli segreti. Per festeggiare i 500 anni dal Rinascimento Bourges, nota per la sua Cattedrale, Patrimonio mondiale Unesco, offrirà mostre e visite importanti tutto l’anno, e una davvero speciale riguarderà la scoperta della creatività artigiana della regione e italiana, con versioni contemporanee degli artigiani del Rinascimento. Alle porte di Lione è sorto, invece, The Village, un outlet la cui architettura progettata per 97 grandi marche ha vinto un premio come Best Outlet Center. Altro esempio di grande progetto architettonico è il Museo della Romanità, inaugurato a Nimes la scorsa estate, che quest’anno presenterà una grande mostra su Pompei. E, ancora, tanti luoghi in trasformazione, come Le Havre & Etretat, la Bretagna, l’Alsazia, Bordeaux, Montpellier, Marsiglia, Aix en Provence, Hyères, Les 2 Alpes, luoghi tutti da visitare! E per chi scegliesse il treno, con Thello ci sono viaggi di notte tra Venezia e Parigi, e di giorno da Milano a Marsiglia, il tutto con molto confort anche grazie a nuove cabine con la doccia. Air France, invece, per l’estate aggiunge ai suoi tanti voli le destinazioni italiane Palermo e Olbia. Insomma, la Francia nel 2019 sarà una meta imprescindibile!

Testo e foto Giovanna Dal Magro

www.france.fr

#FranceFR

LEONARDO DA VINCI

500 ANNI DI RINASCIMENTO NELLA VALLE DELLA LOIRA

Nella biblioteca del Castello Sforzesco di Milano, Atout-France ha presentato, con numerosi interventi importanti, la Regione Valle della Loira, celebre non solo per i paesaggi classificati dall’Unesco Patrimonio dell’Umanità, ma anche per gli innumerevoli castelli, che dal Medioevo al Rinascimento ne arricchirono sempre di più il territorio con l’architettura fiabesca, la cultura, l’innovazione e il prestigio.I più significativi fra questi, sono quelli di Chambord, il fiabesco Castello medievale di Rivau circondato da 14 giardini, Aizay le RideauValencayChenonceauBloi con l’Ala Francesco I, il Clos Lucé. Le testimonianze sono state presentate sia da alcuni proprietari dei castelli, che da direttori degli stessi e da storici del periodo rinascimentale. Nel 2019 saranno 500 anni dalla morte di Leonardo Da Vinci, spirato tra le braccia del Re Francesco I, un arazzo ispirato a questo momento struggente, verrà prestato dai Musei Vaticani ed esposto durante le manifestazioni in programma per l’anniversario leonardiano. Il prossimo anno si celebrerà anche il 5° centenario della nascita di Caterina De’ Medici e della costruzione del Castello Reale di Chambord. Sono previsti eccezionali eventi, alcuni ancora in fase di perfezionamento, ideati da artisti, architetti, filosofi e designer, che utilizzeranno attraverso nuove ottiche la creatività del Rinascimento. Il Tour Leonardo da Vinci farà tappa in 3 continenti e 11 Paesi, portando il messaggio del più grande genio di tutti i tempi dei tempi, di colui che scrisse: “fate che il vostro dipinto sia sempre un’apertura al mondo”.

Testo e foto Giovanna Dal Magro

#vivadavinci

#500Renaissance

#RenaissanceS

#VivaLeonardo2019

#FranceFR

ORTICOLARIO 2018

Si Salvia chi può

Il suggestivo luogo dove da 10 ani si svolge Orticolario, evento che coinvolge la natura, l’arte e il design è Villa Erba a Cernobbio sul Lago di Como dalla magica architettura di fine ’800 frequentata da Luchino Visconti che trasse ispirazioni per diverse ambientazioni dei suoi Film. Questo evento creato da Moritz Mantero con passione, competenza e tanta energia ogni anno sorprende con nuove e inaspettate proposte oltre alla indiscutibile presenza di fiori e piante. Il tema quest’anno è stato il Gioco e la specie di pianta la Salvia, magica, purificatrice e divinatoria che conta oltre 1000 tipi diversi a seconda della provenienza. Il Gioco è stato interpretato dai partecipanti nei modi più curiosi ed intriganti; il vincitore degli “spazi creativi” Leonardo Magatti ha presentato “La Topitta” una casetta rifugio in un bosco fatato circondata da verbene, salvia, achillea, astor, veroniche e anemoni, Julia Artico non in concorso ha creato un’installazione interattiva del Gioco dell’Oca un po’ dimenticato con piastre di ferro e oche e ragazze di fieno, materiale povero che nelle magiche mani di Julia prende vita, all’ingresso un gigantesco carillon rosso fuoco di Nicola Salvatore, e labirinti a specchi tra le viti, brandelli di preziose sete comasche tra i bambù e decine di altre presenze. C’è stato un ospite d’onore a cui è stato assegnato il premio “Per un giardinaggio evoluto 2018”: l’inglese Roy Lancaster vicepresidente della Royal Horticultural Society e scopritore di piante nonché scrittore e giornalista. La mattinata dell’apertura di Orticolario ha visto, oltre alle presenze molto aumentate di visitatori anche numerosissime classi di scolari delle prime scuole elementari e questo non può che essere il seme per una sempre maggiore passione e conoscenza della natura e un modo di convivere con lei con rispetto e amore in cambio di tanta bellezza.

Testo e foto Giovanna Dal Magro