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Delft

La città olandese bianca e blu carica
di storia e di arte

Delft è la città il cui nome rimanda immediatamente al bianco e blu delle sue famosissime ceramiche, che per anni furono le uniche ad assomigliare alle preziose porcellane cinesi finché, alla fine del ‘700, Meissen riuscì a trovare la ricetta perfetta per ottenere la porcellana. Nel Dna di Delft, che si trova tra L’Aia e Rotterdam, c’è la Storia con la S maiuscola, quella della Casa Reale, dell’arte figurativa, rivoluzionata dal pittore Jan Vermeer nel XVIII secolo, e della scienza, che ha donato all’umanità l’invenzione del microscopio del microbiologo Antoni van Leeuwenhoek.
Delft ricevette ufficialmente il titolo di città nel 1246, prendendo il nome dal più antico canale del luogo, l’Oude Delf, al quale ne seguirono altri, in modo che il suo nucleo si sviluppò a raggiera, creando una forma stellare. Nel centro, attorno a questo canale, si incontra il Palazzo del Principe, dove visse e morì assassinato Guglielmo I di Orange, mentre nel Museo si trovano molti quadri di artisti contemporanei a Vermeer che, ispirati dalle splendide luci dei cieli e dai loro riflessi nei canali, hanno lasciato interessanti vedute cittadine. La Nieuwe Kerk, chiesa costruita agli inizi del 1400 e situata nella piazza del Mercato, custodisce le spoglie di Guglielmo I e anche dei vari membri della Casa Reale d’Orange-Nassau: l’ultima in ordine di tempo è quella di Giuliana dei Paesi Bassi, sepolta nel 2004. Nella Chiesa più antica, non lontana dalla Nieuwe Kerk, la Oude Kerk del XIII secolo, si trovano le tombe di Jean Vermeer e di Antoni van Leeuwenhoek, che creò diversi congegni in modo che il pittore potesse filtrare e analizzare la luce.

Dopo 320 anni il famoso dipinto The Little Street, di Johannes Vermeer, ritorna a Delft. Grazie alla straordinaria collaborazione tra il museo Prinsenhof di Delft e il Rijksmuseum di Amsterdam, il capolavoro verrà portato questa primavera nella città dove Vermeer lo dipinse intorno al 1658. La Stradina di Vermeer è uno dei pezzi più prestigiosi del Rijksmuseum, raramente dato in prestito, nonché uno dei quattro Vermeer in possesso dell’istituzione museale, tutti considerati capolavori assoluti della collezione permanente.

Sono circa 35 le opere di questo sublime pittore esistenti nel mondo e il prestito è reso ancora più interessante dal fatto che nessuna di queste si trova a Delft, la città dove egli visse e lavorò tutta la vita. Sono addirittura passati oltre 60 anni dall’ultima esposizione di uno dei suoi quadri.