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Paesaggi

Da Migliara a Pellizza da Volpedo

Dagli anni ‘20 del 1800 ai primi decenni del ‘900 in Piemonte e in Lombardia ci fu una significativa evoluzione nella pittura di paesaggio. Ed è questo il tema che la curatrice Elisabetta Chiodini ha svolto in modo approfondito e indagatore dando vita al Castello di Novara alla mostra Paesaggi. Realtà Impressione Simbolo. Da Migliara a Pellizza da Volpedo dal 1^ novembre 2024 al 6 aprile 2025 al Castello di Novara.
La mostra presenta oltre 70 quadri suddivisi in 9 sezioni provenienti da collezioni pubbliche e private. Queste opere rappresentano i paesaggi di campagne, di alte montagne, di laghi sereni e di mare, fino a quelli urbani del cuore di Milano, dame eleganti e silenziose in giardini fioriti, animali al pascolo tutti con luci e colori di varie sfumature e colori che provocano alla vista sensazioni molto diverse. METS Percorsi d’Arte ancora una volta ha portato un percorso così speciale a tutti i visitatori.

Orticolario 2024

Orticolario

Ogni anno Orticolario, che nasce con l’intento di diffondere una ricercata cultura botanica del paesaggio, ci invita a un viaggio intorno alla natura e alle forme con cui si manifesta.

In questa edizione 2024 dedicata alla terra, ci ha fatto scoprire alcune piante che svolgono una funzione estremamente importante per la nostra sopravvivenza e per la terra. Si tratta delle piante utilizzate nella fitodepurazione, sistema naturale di depurazione delle acque reflue. C’è ne sono ben 400 specie e alcune sono comuni come il pioppo, la canapa, il girasole e le felci.

Questa edizione di Orticolario, che come sempre si è svolta nella splendida cornice di Villa Erba a Cernobbio, sul lago di Como, ha visto riuniti 250 espositori con un’ampia offerta di piante rare, insolite e da collezione e di artigianato artistico, oltre ai giardini e le installazioni ispirate al tema dell’anno e selezionate tramite il Concorso Internazionale Spazi Creativi. Molti anche i progetti d’arte e di design, gli incontri, le performance, le esperienze, i workshop e le attività per i bambini.

A vincere il premio “Per un Giardinaggio Evoluto 2024” è stato Michele De Lucchi, architetto, designer e fondatore di AMDL CIRCLE perché “nelle sue opere ha sempre saputo creare delle felici sintesi tra creatività e sensibilità per la natura”. Mentre l’installazione realizzata da Spazio STIHLSETA Sustainabile Environment and Textile Artwork”, si è aggiudicata il premio “La Foglia d’oro del Lago di Como” (ideato e realizzato in esclusiva per Orticolario da Gino Seguso della storica Vetreria Artistica Archimede Seguso di Murano).

Marina Abramovich

Between Breath and Fire

Si estende su 3.000 metri quadri il polo culturale a Bergamo
gres art 671 creato per ospitare grandi mostre, performances ed eventi vari e ha inaugurato il 14 settembre 2024 fino al febbraio 2025 la grande mostra dell’Artista più importante a livello mondiale Marina Abramovich.

Sono esposte 30 opere a partire da quelle storiche tra le quali Imponderabilia del 1977 fotografata da Giovanna Dal Magro, a quelle più recenti come l’opera-performance dedicata a Maria Callas, Seven Death.

È un’installazione cinematografica immersiva ispirata a sette celebri morti nell’opera, ognuna musicata da un assolo di Maria Callas e le immagini dove Marina interpreta questi personaggi accompagnata dall’attore Willem Dafoe in modo struggente ed emozionanante. In questa sezione sono esposti sei rilievi in alabastro e una fotografia e ogni opera è intitolata a una delle sette scene del film nell’attimo più cruento.

La mostra si intitola Between Breath and Fire, il respiro, il corpo la relazione con l’altro.

Roberto Capucci

L’Enfant Prodige della Moda Italiana

Roberto Capucci ha appena festeggiato il suo novantesimo compleanno. Studiò all’Accademia di Belle Arti storia dell’arte, tecniche pittoriche, disegno, anatomia, e grafica e questo imprinting creativo è durato ininterrottamente dall’inizio della sua carriera iniziata dai suoi 20 anni.

Nell’ultimo trentennio ha creato opere e non solo abiti che hanno rotto la tradizione sartoriale e si possono considerare sculture e come artista fu invitato a partecipare alla Biennale di Venezia nel 1995. Si è ispirato sia al mondo vegetale e ai suoi elementi acqua, terra, aria e fuoco che ai colori del Beato Angelico, a dettagli sartoriali di Vittore Carpaccio, Tiziano e Tintoretto, a fianchi allargati come le donne di Diego Velázquez.

Queste stupefacenti creazioni furono esposte nel marzo 2009 al Palazzo Fortuny di Venezia e l’ambientazione non poteva essere più perfetta.

 

GIORGIO DE CHIRICO

Palazzo Reale Milano fino al 19 gennaio 2020

Giuseppe Maria Alberto Giorgio de Chirico nacque in Grecia nel 1888 da nobili genitori di origine italiana, visse e studiò ad Atene e successivamente da maestri privati imparò varie lingue e anche il linguaggio musicale.

A Monaco di Baviera e a Firenze De Chirico frequentò le rispettive Accademie di Belle Arti e poi diventò cittadino del mondo, anche oltreoceano; a 22 anni dipinse la sua prima Piazza, la cui ispirazione gli venne da Piazza Santa Croce a Firenze, chiamandola “L’Enigma di un pomeriggio” e dando così vita alla corrente Metafisica.

Le sue origini e il suo ampio bagaglio culturale determinarono la vena straordinaria e fantastica di una produzione artistica, durata ininterrottamente per ben ottantacinque anni.

A distanza di mezzo secolo dalla personale al Palazzo Reale di Milano, le sue sale si sono spalancate per una nuova prestigiosa e completa mostra, una retrospettiva straordinaria curata da Luca Massimo Barbero, promossa e prodotta da Comune di Milano-Cultura, da Palazzo Reale, da Marsilio e da Electa in collaborazione con la Fondazione Giorgio e Isa de Chirico e Barcor17.

La provenienza di questo incredibile patrimonio di opere di uno dei Maestri più significativi del Novecento si deve alla Tate Modern di Londra, al Metropolitan Museum di New York, al Centre Pompidou e al Musée d’Art di Parigi, alla Galleria Nazionale di Arte Moderna e Contemporanea (GNAM) di Roma, alla Collezione Peggy Guggenheim di Venezia, al The Menil Collection di Huston, al MAC USP di San Paolo in Brasile e alle Istituzioni milanesi, quali La Casa Museo Boschi Di Stefano, alla Pinacoteca di Brera, al Museo del Novecento e a Villa Necchi Campiglio.

La mostra è suddivisa in otto sale, dove le tele sono riunite per argomenti: autoritratti, piazze d’Italia, gladiatori, manichini, nudi, muse, argonauti, archeologi, cavalli. C’è anche il progetto dei Bagni misteriosi, uno dei suoi ultimi lavori, che si possono ammirare da poco restaurati nel Parco Sempione.

Nei capolavori di Giorgio De Chirico la realtà rappresenta un momento di vita, ma l’“antichità” vi è presente come un sogno e insieme un segno pregnante e simbolico.

www.dechiricomilano.it

Testo e foto Giovanna Dal Magro

ORTICOLARIO 2019

FANTASMAGORIA

L’undicesima edizione di Orticolario, questa speciale e unica manifestazione, che nel 2019 porta il titolo “Fantasmagoria”, è stata dedicata al “Viaggio”, alle bacche e ai piccoli frutti, e accolta nel parco di Villa Erba a Cernobbio, che si affaccia sul Lago di Como e fu una delle residenze di Luchino Visconti.

Le piante hanno fatto il giro del mondo, portate nei secoli precedenti da botanici eccellenti, da navi mercantili o da uccelli globe-trotter. Il viaggio è intorno alla natura e a tutte le sue sfaccettature, dal giardinaggio al paesaggio, all’arte e al design, e sollecita così sia la sensibilità che la creatività. Il premio “Per un giardinaggio evoluto” 2019 è stato conferito dal presidente Moritz Mantero all’architetto paesaggista svizzero Paolo Burgi, tra i più apprezzati a livello internazionale.
Molte installazioni sono state create con i tessuti di Mantero Seta, le Rose a 12 petali di Damasco, create dagli allievi di Brera, la barca in darsena, le paratie nell’atrio della villa con stampate le immagini dei grandi cetacei e con il suggestivo suono delle loro voci.
Nel Padiglione Centrale campeggia l’installazione “L’isola del tesoro”, firmata dal paesaggista Vittorio Peretto, mentre Leonardo Magatti, che l’anno scorso vinse “La Foglia d’oro del Lago di Como” con “La Topitta”, per questa edizione ha creato per ASF Autolinee il Bus Garden, coltivando per due anni fiori e piante direttamente su un bus dismesso, con un effetto strepitoso.
I vivaisti nazionali e internazionali selezionati hanno portato piante rare e da collezione, mentre l’artigianato artistico è riuscito come sempre a stupire e a interessare per le insolite nuove proposte.
Quest’anno le installazioni d’arte sono state cinque, e particolari le aree espositive relative al design, come il progetto “DehOr. Design your horizon”.
Molti i laboratori didattico-creativi per bambini , la cui presenza è stata numerosa fin dal primo giorno: questo li stimolerà sicuramente nella loro vita futura.

La Regione Lombardia ha patrocinato e riconosciuto Orticolario come manifestazione di carattere nazionale. Moritz Mantero ha dichiarato: “L’undicesima edizione è il giro di boa verso il secondo decennio della fondazione. Una vera sfida per un evento come il nostro, dal doppio valore culturale e sociale. Siamo pronti a iniziare un altro viaggio, a meravigliare e a essere ispirazione, sempre nel segno della bellezza della natura, nostra prima musa ispiratrice”.

Testo e foto Giovanna Dal Magro

BEING HUMAN mostra di WILLIAM WEGMAN

Museo d’arte della Svizzera italiana,
Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura

Il curatore di questa mostra, William A. Ewing , si domanda: “Si tratta davvero di cani, questi soggetti siamo noi; noi siamo loro: la casalinga, l’astronauta, l’avvocato, il prete, il contadino, persino un dog-sitter! Alcuni posano con sicurezza e orgoglio, altri manifestano incertezza o vulnerabilità: si tratta in fondo di esseri umani”.

Ewing e l’artista William Wegman hanno scelto 100 immagini , sparpagliandone 2000 sul pavimento, in modo che fossero visibili tutti i vari momenti e periodi di rappresentazione dei cani da parte dell’autore, dalla metamorfosi del cane in uomo, al cubismo espresso con una razionale e perfetta armonia , dal gioco alla sezione Nudes , e, soprattutto, alla complice obbedienza dei Weimaraner, dal primo negli anni ’70 agli ultimi due ritratti, visibili anche nei manifesti, di Flo e Topper, rispettivamente 5 e 6 anni.

Wegman è un maestro dell’arte contemporanea americana, che si destreggia con uguale bravura tra pittura, disegno fotografia e film. Molte foto sono Polaroid di grande formato con straordinario effetto cromatico, e a chi gli chiede perché abbia scelto questa razza di cani, l’artista risponde “per il colore grigio, che noi fotografi abbiamo sempre usato come base per la sua neutralità”.

I cani protagonisti delle Polaroid si chiamavano Man Ray, Fay Ray, Penny, Bobbin, Chip, Chundo, Crooky e poi seguirono molti dei loro cuccioli. Oltre alle Polaroid di grande formato molte immagini sono stampe ai pigmenti. Questa mostra sarà itinerante in tutto il mondo, e al MASI Lugano sede LAC rimarrà esposta fino al 6 gennaio 2020.

Info a info@masilugano.ch

Tel. + 41 588664240

Testo e foto Giovanna Dal Magro

MASTERLY

The Dutch in Milano

Lo storico Palazzo Turati ultimato nel 1876 e ispirato a Palazzo dei Diamanti di Ferrara, con ricchi interni affrescati da Mosè Bianchi e altri artisti, armonizza perfettamente con l’evento Masterly The Durch a Milano dedicato ai design e all’alto artigianato olandese che ritorna da quattro anni in questa sede per i giorni del Fuorisalone. LAmbasciata del Regno dei Paesi Bassi e del Consolato Generale di Milano, fin dalla prima edizione di quattro anni fa, sostengono questa manifestazione che presenta un design con un’angolazione molto ampia che pur tenendo conto della tradizione porta un’innovazione attenta alle sfide ambientali, sociali e tecnologiche.

Quest’anno il tema che caratterizza l’evento è il 350° anniversario della morte di Rembrandt van Rijn, anniversario che in Olanda per tutto l’anno in corso coinvolgerà tutte le più prestigiose istituzioni culturali del Paese. Molti partecipanti si sono anche ispirati al secolo d’oro olandese che determinò grandi ricchezze e sviluppo all’Olanda.

Nel cortile del Palazzo Turati 15.000 tulipani donati da Uniquole, alle pareti arazzi della Moooi Carpets con i ritratti di Rembrandt, nelle sale una parete con elementi in feltro blu fono e termo assorbenti di Marjan Veltkamp, Sugar & Spice con spaziali arredamenti riferiti alla Golden Age, una scultura in materiale non convenzionale di Sebiha Demir, al piano superiore Arnout Visser con le sue lampade Sogni d’Oro in vetro dorato e soffiate nella Repubblica Ceca, due cerchi con bolle rosse per un insolita poltroncina di Thed Konings, lampadari con uccelli in vetro di Bibi Smit, Beddinghouse con carta da parati con disegni tratti da quadri di Van Ghogh. Tutti i prodotti nella settimana del Salone saranno acquistabili in Corso Como, 10.

www.masterly.nu/press

www.holland.com

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Artistar Jewels

Gioielli d’artista in mostra

Palazzo Bovara di Milano è un edificio neoclassico costruito nella seconda metà del XVIII secolo su progetto di Felice Soave. È stato sede dell’Ambasciata francese nel periodo napoleonico e residenza di Stendhal durante il suo soggiorno milanese.

Nelle magnifiche sale ha ospitato una mostra altrettanto magnifica, la sesta edizione di Artistar Jewels. Da vedere 500 gioielli contemporanei creati da 140 designer provenienti da tutto il mondo e da tre protagonisti del mondo dell’arte, Turi Simeti, Ute Decker e Christophe Burger.

Pezzi spettacolari, fantasiosi, ironici, a volte impossibili da indossare, di cui molti traggono ispirazione dal mondo animale, folle e fantastico come i gioielli stessi.

Testo e foto Giovanna Dal Magro

Surrealismo Svizzera

Museo d’arte della Svizzera italiana,
Lugano sede LAC Lugano Arte e Cultura

Visitare questa mostra è come essere catapultati in una dimensione di spazio senza tempo, senza riferimenti, carico di sogni, di incubi, di colori, di mostri, di desideri, di poesia, di sensualità e di pensieri violenti. Queste molteplici sensazioni non scompaiono quando ci si allontana dalle opere, ma restano radicate nella mente.

Il titolo è Surrealismo Svizzera, ma non si troveranno opere di Salvador Dalì, né di René Magritte, Ernst Ludwig Kirchner, Yves Tanguy ma di Alberto Giacometti, Serge Brignoni, Gérard Vulliamy, Meret Oppenheim, Max von Moos, Jean Viollier, Karl Ballmer, Werner Schaad, Sonja Sekula e di molti altri che hanno sviluppato in Svizzera il loro pensiero surrealista. Questo movimento autonomo del surrealismo, nato a Parigi negli anni Venti con André Breton, si situa tra le due guerre mondiali e dà libero sfogo all’interiorità e all’inconscio degli artisti.

Il MASI, Museo d’arte della Svizzera italiana di Lugano presenta questa grande retrospettiva in collaborazione con l’Aargauer Kunsthaus. Nella produzione artistica elvetica compaiono anche contributi di Hans Arp e Paul Klee.

Il coordinamento del MASI è a cura del direttore Tobia Bezzola e di Francesca Benini collaboratrice scientifica. La mostra si chiude il 16 giugno 2019.

Info@masilugano.ch

Testo e foto Giovanna Dal Magro